PERIODICO

LE TRADIZIONI DEL COLORE NELLE TERRE VERONESI

Da quattro generazioni, in Dolci, viene tramandato il difficile lavoro di selezione, fabbricazione e lavorazione di terre coloranti naturali e di pigmenti che sono importantissimi nel campo dell’arte e del restauro.

Verona ha una storia da raccontare sulle sue terre che negli ultimi decenni è stata dimenticata, per colpa dell’introduzione di materiale sintetico come quarzi e prodotti a base acrilica che hanno oscurato le tecniche antiche della tradizione veronese. Ora c’è un ritorno al passato, dovuto alla scoperta e all’importanza del materiale ecologico e naturale nelle finiture edilizie che oltre ad essere più resistente è più efficiente sul piano della vivibilità ambientale. Per molti anni le Terre Veronesi erano state sostituite da prodotti moderni che promettevano ottime prestazioni; gli stessi artigiani pensavano fossero più facili da usare e che avessero una resa migliore. Invece si è visto poi nel tempo che creavano diversi problemi: l’intonaco si scrostava dai muri, davano un effetto piatto ed omogeneo e quindi non adatto agli edifici storici. Avevano tolto il sapore antico del materiale naturale.

La ditta Dolci è nata nel lontano 1910 e da allora di generazione in generazione, vengono lavorati in modo artigianale terre, pigmenti e pitture ecologiche. L’attività era stata avviata perché a Verona, nelle zone collinari si trovavano e trovano tutt’ora le terre, piccoli frammenti di pietra estratti con cura dal sottosuolo che, una volta lavorati e ridotti in polvere, attraverso la macinazione con mulini a macina in pietra, si trasformano in pigmenti, creando così infinite gradazioni. Le terre gialle di Avesa o delle Torricelle, della Valpantena o della Valle di Illasi, creano sfumature simili all’oro; quelle provenienti dalle cave di Prun o di Brentonico hanno un’inconfondibile tonalità verde tenue; quelle rosse di San Giovanni Ilarione rivelano calde tonalità, che mutano a seconda della luce.

Da queste polveri si ricavano poi i colori murali per il restauro di edifici e per l’uso artistico. Fin dall’inizio questi colori venivano proposti per gli edifici, combinati alla calce per creare le tinteggiature. La Dolci è sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale, dopo la quale si è tirata su le maniche per mantenere viva e attiva la tradizione delle terre, poi evolvendosi e producendo anche prodotti naturali pronti all’uso destinati agli artigiani. Il bello di queste polveri è che si possono utilizzare in diversi settori: quello del restauro, dell’edilizia, nella bioedilizia, in ambito artistico dove si utilizzano diverse tecniche pittoriche.

La Dolci è una realtà unica in Italia, e tra le poche al mondo a produrre questa tipologia di materiali.

Il concetto di sostenibilità per l’azienda è fondamentale, ed è la filosofia che anima la ricerca e il rifacimento della tradizione attraverso l’utilizzo di prodotti naturali ed ecologici nel ciclo produttivo, e riciclando i materiali di produzione.

Negli ultimi anni ha sviluppato il proprio mercato nell’ambito tessile che è sempre più alla ricerca di sostenibilità e trovando che questa tipologia di colori non inquina e tiene bene il fissaggio sui tessuti, producendo capi colorati in modo del tutto naturale. È stata riscontrata una nuova sensibilità nelle persone che fanno ricerca di prodotti di qualità: questo rende rosee le previsioni dello sviluppo aziendale.

La sfida attuale che si trova ad affrontare l’edilizia consiste nel resistere alla crisi energetica e all’aumento dei costi delle materie prime: i nuovi materiali e le nuove tecnologie sono importanti e possono migliorare i prodotti che, comunque, restano d’impronta artigianale.

La collaborazione con COFIM è nata grazie alla sensibilità per la ricerca di prodotti di qualità artigianale.

Il progetto che si sta realizzando con la famiglia Buso è la riqualificazione dell’ex Ciopeta, edificio storico situato nel centro di Verona. Nel progetto le finiture murali saranno tutte realizzate con prodotti naturali a tema Terre di Verona, con cui verranno colorati tutti gli ambienti dell’edificio.

“Il nostro approccio al progetto COFIM è stato una piacevole sorpresa. Abbiamo visto l’entusiasmo del cliente nel voler realizzare un qualcosa di unico per Verona”.

Verranno utilizzate argille, calci colorate con Terre di Verona e finiture altamente traspiranti e igienizzanti. Si tratterà di qualcosa di esclusivo, le tonalità saranno date dalle caratteristiche peculiari dei pigmenti naturali.

La difficoltà di operare in centro storico viene compensata nel vedere il lavoro tradizionale apprezzato dalle persone che visitano l’edificio in restauro.